
La valutazione di impatto acustico viene redatta per dimostrare con rilievi fonometrici, oppure in via previsionale, che la sorgente in oggetto rispetti i limiti acustici di zona. O per chiederne il superamento in deroga temporanea.
In effetti il territorio comunale è (quasi) sempre suddiviso in aree omogenee ed ognuna di esse ha dei limiti di rumore da rispettare. Basti pensare ad una zona industriale dove sarà ovviamente consentito di emettere in ambiente un certo livello di rumore che però è inaccettabile in un contesto periferico e tranquillo.
La valutazione deve dimostrare il rispetto del Regolamento Acustico Comunale che oltre a richiamare le zone omogenee può dare disposizioni anche sugli orari in cui è ammesso fare rumore (es. non sarà consentito tagliare l’erba dopo pranzo d’estate in una località turistica di mare) e sull’impiego delle sorgenti stesse (es. allarmi).
Link esempio regolamento Prato
L’impatto acustico per le attività.
Fortunatamente dal 2011 molte attività sono state esonerate da questa inutile spesa (negozi, bar, attività professionali, centri estetici…) perché definiti a bassa rumorosità. Ci sono dei casi comunque in cui è lecito che venga richiesta questa valutazione.
L’impatto acustico per le manifestazioni
Una manifestazione temporanea è una sorgente di rumore che molto probabilmente in un contesto cittadino avrà bisogno dell’autorizzazione comunale in deroga al superamento dei limiti di zona.
L’impatto acustico di cantiere
Un cantiere che sia edile o stradale è una sorgente di rumore che molto probabilmente in un contesto cittadino avrà bisogno dell’autorizzazione comunale in deroga al superamento dei limiti di zona.
Quanto costa una valutazione?
Spesso è necessario effettuare dei rilievi fonometrici (valutazioni aziendali, manifestazioni temporanee), ma in altri casi no (valutazioni previsionali di cantiere) e questo determina una tariffa che può variare. Mediamente possiamo ipotizzare una tariffa di 800 euro, ma per il caso specifico contattami.
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